Concluse le analisi sul quarto trimestre 2024.
Nel corso dell’ultimo trimestre, i fondi comuni di investimento hanno mostrato performance eterogenee, influenzate da una molteplicità di fattori macroeconomici, politici e di mercato.
Sul fronte azionario, le tensioni geopolitiche e il rallentamento economico cinese hanno frenato i mercati emergenti, mentre l’Europa ha mostrato una certa resilienza nonostante l’incertezza politica. Negli Stati Uniti, la tecnologia ha trainato i rendimenti, grazie agli sviluppi nell’intelligenza artificiale e alla robustezza dei bilanci aziendali. Tuttavia, l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve ha penalizzato il settore obbligazionario, con un impatto più marcato sui titoli a lunga durata.
I fondi settoriali hanno beneficiato di temi specifici: l’energia, sostenuta dalla riduzione dell’offerta di greggio, ha visto un forte interesse, mentre il settore sanitario ha risentito di dibattiti normativi.
I fondi obbligazionari hanno faticato, con rendimenti compressi dall’inasprimento delle politiche monetarie, ma alcune emissioni high-yield hanno mostrato maggiore solidità.
Per i fondi a ritorno assoluto, la volatilità è stata un’opportunità, consentendo di generare alfa in contesti di mercato turbolenti.
I fondi diversificati, invece, hanno cercato di bilanciare l’esposizione azionaria e obbligazionaria, pur risentendo delle difficoltà nel cogliere i rapidi cambiamenti di mercato.
In questo scenario, le decisioni della Banca Centrale Europea, che ha seguito una politica di rialzo graduale, hanno avuto un peso significativo. Le vicende societarie, come le fusioni nel settore tecnologico e la ristrutturazione di grandi conglomerati, hanno ulteriormente plasmato il panorama. L’analisi delle performance sottolinea la complessità dell’attuale contesto d’investimento, evidenziando come la gestione attiva possa offrire opportunità di generare valore, soprattutto in periodi di elevata incertezza.
